ARTICOLAZIONE DELLO SCIOPERO

il 28 novembre 2025, le organizzazioni sindacali Usb Lavoro Privato, Cub, Sgb, Cobas hanno proclamato uno sciopero generale di 24 ore. Durante lo sciopero, quindi, il servizio sarà garantito esclusivamente durante le fasce di legge: da inizio servizio alle ore 8.29 e dalle ore 17.00 alle ore 19.59.

MODALITA' DI SVOLGIMENTO DELLO SCIOPERO

Nel territorio di Roma Capitale, lo sciopero riguarda l'intera rete Atac e le reti degli esercenti Autoservizi Troiani/Sap, Autoservizi Tuscia/Bis, Atr. Sulla rete Atac lo sciopero riguarda anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento.

ARTICOLAZIONE DELLO SCIOPERO

NOTTE 27/28 NOVEMBRE 2025
-NON GARANTITO il servizio delle linee bus notturne (linee la cui denominazione inizia per "n"). 
-GARANTITO il servizio delle linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24 e le corse notturne delle linee 38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980 e delle linee 314, 404 e 444 gestite da altri esercenti

GIORNATA DEL 28 NOVEMBRE 2025
-GARANTITE le corse sull'intera rete da inizio servizio diurno alle ore 8.29 e dalle ore 17.00 alle ore 19.59
-NON GARANTITO il servizio sull'intera rete dalle ore 8.30 alle ore 17.00 e dalle ore 20.00 al termine del servizio diurno, compreso la linea di bus sostitutiva MC8 Parco di Centocelle-Pantano programmata a partire dalle ore 21.30 per lavori all'infrastruttura ferroviaria
-NON GARANTITE le corse delle linee metro A, B/B1, C previste dopo le ore 24
-NON GARANTITE le linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24 e le corse notturne delle linee 8-38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980 e delle linee 314, 404 e 444 gestite da altri esercenti

NOTTE 28/29 NOVEMBRE 2025
-GARANTITO il servizio delle linee bus notturne (linee la cui denominazione inizia per "n")
-NON GARANTITE dopo le ore 24 il servizio metro A, B/B1, C, le linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24; le corse notturne delle linee 8-38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980 e delle linee 314, 404 e 444 gestite da altri esercenti
-NON GARANTITE le corse della linea di bus sostitutiva MC8 Parco di Centocelle-Pantano previste dopo le ore 24

ACCESSIBILITA'

Durante le sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno, eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale

BIGLIETTERIE, PARCHEGGI E BIKE PAKING

Durante lo sciopero non garantito il servizio delle biglietterie; i parcheggi di interscambio restano aperti. Il servizio delle biglietterie on-line non subirà alcuna interruzione. Utilizzate le biglietterie on-line o pagate direttamente in stazione o a bordo della flotta di superficie con carte di credito/debito; 
Durante lo sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria - ad eccezione delle stazioni Ionio e Arco di Travertino non sarà possibile utilizzare i bike box; il deposito o il ritiro della bici potrà essere effettuato al di fuori della fascia di sciopero

INFORMAZIONE

Tutte le informazioni sullo stato del servizio sono disponibili sulla piattaforma informativa InfoAtac:
Web: www.atac.roma.it
Twitter: @infoatac
Whatsapp: inviando un breve testo con la richiesta di informazioni al numero 335.1990679
Display e fonia di bordo e delle stazioni


MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO

Le motivazioni principali poste alla base dello sciopero USB sono: 

Contro 

La finanziaria di guerra; il piano Re-Arm EU che distoglie risorse da salari e servizi essenziali; l'indisponibilità dell'Unione Europea e del Governo italiano di imporre sanzioni adeguate alla gravità della situazione e a interrompere ogni relazione istituzionale e collaborazione economica, scientifica e politica con lo Stato di Israele; il tentativo di riconversione in senso bellico dell'industria e delle infrastrutture strategiche, contro il carico, scarico e trasporto di armamenti nelle infrastrutture dei trasporti; l'utilizzo della ricerca pubblica e privata in progetti indirizzati a scopi bellici; la scelta autoritaria in materia di leggi repressive e di forme di contrasto al dissenso e del conflitto sociale.

Per 

Una politica di pace, per il disarmo e a sostegno delle rivendicazioni del popolo palestinese; salari che abbiano come base di partenza minima 2.000 euro da riparametrare su ogni livello retributivo e istituto contrattuale; la reintroduzione dell'automatismo per il recupero dell'inflazione, l'abolizione del parametro Ipca per il rinnovo dei contratti con l'introduzione dell'indice Foi; la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario; un lavoro in sicurezza, a tempo indeterminato, contro ogni forma di precarietà; aumento delle pensioni minime a livelli di dignità, abolizione del sistema contributivo e ritorno a 62 anni per l'età pensionabile; per una nuova Iri che rilanci il ruolo pubblico nella programmazione industriale ed economica; un milione di assunzioni nella pubblica amministrazione; una sanità universale pubblica e gratuita rispondente alle esigenze della popolazione; una nuova scuola pubblica e statale e libera da ogni logica bellica; il diritto all'abitare; un nuovo modello di rappresentanza dal basso per rafforzare la contrattazione; abolizione della legge 146/90 che limita fortemente il diritto di sciopero; l'eliminazione del sistema degli appalti che aumenta la precarietà e diminuisce le tutele in materia di salute e sicurezza nei posti di lavoro; per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza nella filiera diretta e indiretta di produzione e trasporto di armi. 

Le motivazioni principali poste alla base dello sciopero CUB sono: 

Per 

Il riconoscimento dello Stato di Palestina, l'autodeterminazione del popolo palestinese e la condanna del genocidio perpetrato da Israele, nonché un vero accordo di pace che preveda il ritiro dell'Idf dai territori Palestinesi, la revoca del blocco navale davanti a Gaza e la libera circolazione di uomini e merci da e per la Palestina; il blocco delle spese militari e dell'invio di armi in Ucraina e in Palestina e investimenti economici per la scuola, per la sanità pubblica, per i trasporti e per la garanzia di un salario garantito e il ripristino del Reddito di cittadinanza; investimenti per sanità pubblica e universale, scuola e università pubblica, trasporti pubblici, welfare (compreso un sistema previdenziale pubblico) e salute-sicurezza sul lavoro; aumento dei salari e delle pensioni che consenta il recupero del potere di acquisto perso negli ultimi 20 anni, ripristino di automatismi degli adeguamenti degli stipendi, approvazione di un salario minimo di almeno 12 euro l'ora e di un reddito di cittadinanza a sostegno della povertà; rilancio di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il riuso del patrimonio pubblico attualmente in disuso, a beneficio dei settori popolari e dei lavoratori; l'adozione di nuova politica energetica a tutela dell'ambiente e che utilizzi le fonti rinnovabili, senza ricorre al nucleare e rigassificatori. 

Contro 

La complicità del Governo italiano e della Ue nel genocidio del popolo palestinese; l'economia di guerra e la guerra, vera sciagura umana e sociale per i popoli ed i lavoratori, la Legge di bilancio 2026 che saccheggia il futuro delle masse popolari e dei lavoratori e una previsione di aumento delle spese militari fino a 22 miliardi di euro in tre anni; le privatizzazioni e il sistema di appalti/subappalti che attaccano gli interessi collettivi a vantaggio di imprese e speculatori.

ADESIONE NEL CORSO DI PRECEDENTI SCIOPERI
-Usb, Sgb, Cub: sciopero di 24 del giorno 20 giugno 2025 - adesione del 45.1 per cento per esercizio superficie e del 18.3 per cento per esercizio metropolitane e ferrovie regionali

-Usb, Orsa (Sgb, Cub revocato): sciopero di 24 ore del giorno 22 settembre 2025 - adesione del 44 per cento per esercizio superficie e del 26.3 per cento esercizio metropolitane e ferrovie regionali

NORMATIVA
La comunicazione web viene effettuata ai sensi e per gli effetti della legge 146/90, come novellata dalla Legge 11 aprile 2000 n. 83, nonché della “Regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili da garantire in occasione di sciopero” di cui alla deliberazione 17/30 del 16 febbraio 2017 - Gazzetta Ufficiale numero 64 del 17/3/2017 - e della deliberazione 18/138 del 23 aprile 2018 della Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.